Il biometano entra in vigna

Il motore Ftp Industrial “F28 Ng” a biometano entra in vigna grazie a un progetto condiviso con New Holland. Vettore di due prototipi cingolati dalle linee innovative sarà protagonista della prima vendemmia a emissioni zero presso la tenuta piemontese Fontanafredda.

Posta fra gli obiettivi primari cui i Paesi europei devono guardare per far propri gli aiuti previsti dal programma dell’Unione europea denominato “Recovery Fund” e inserita anche nel programma di rinnovamento recentemente varato dal Governo presieduto da Mario Draghi, la cosiddetta “transizione energetica” sta lentamente cominciando a concretizzarsi nei più diversi settori economici, ivi compreso quello agricolo.

Sarà un processo lungo in quanto si tratta di rivedere ex novo gli stili di vita delle Società occidentali per dar luogo a nuovi usi e nuove consuetudini. Più rispettose dell’ambiente di quelle attuali e fortemente basate sul concetto di economia circolare. In tale ottica tutti i sistemi di produzione saranno incentivati a operare senza dar luogo a inquinanti solidi, liquidi o gassosi. Con gli utenti finali che saranno invitati a consumare senza sprechi e a riciclare quei rifiuti che si verranno comunque a creare. Il

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In anticipo sui tempi

Fra gli ambiti che più possono contribuire al raggiungimento di tali obiettivi ci sono in prima linea quelli dei trasporti, della cantieristica e del movimento terra e quello agricolo. Tutti comparti in cui opera Fpt Industrial quale costruttore di livello globale di motori endotermici e a propulsione alternativa. Comparti che han visto l’Azienda torinese precorrere i tempi giocando su soluzioni progettuali non convenzionali e spesso anche innovative. Rientra in tale ottica anche il più recente progetto della Casa, avanzato in collaborazione con New Holland e le tenute piemontesi Fontanafredda. Progetto teso a verificare in campo sia le possibilità applicative della propulsione a metano in ambito specialistico sia la possibilità di realizzare una sorta di “economia circolare”. Obiettivo perseguito recuperando i residui di lavorazione delle vigne e trasformandoli in biometano.


Il progetto di filiera, finanziato dalla Regione Piemonte e che ha coinvolto anche altre aziende del territorio, ha portato alla realizzazione di due cingolati su gomma derivanti dalla gamma specialistica “Tk4.80” di New Holland. Trattori completamente rivisti nell’estetica cui sono anche stati sostituiti i motori originari serie “F5C” con i quattro cilindri “F28 Ng” presentati da Fpt Industrial sul finire del 2019. Di fatto i primi cingolati specialistici mossi mediante unità a biometano. Mezzi che lavorano nei vigneti del cru La Rosa in cui si produce l’omonimo Barolo.

Una architettura per tre versioni

Va ricordato che “F28” è previsto che si renda disponibile in tre versioni. Quella base alimentabile mediante gasolio o biodiesel, la “Ng” mediante metano o biometano e quella ibrida basata sull’abbinamento della versione diesel con un motore elettrico ad architettura assiale calettato sul volano. Il biometano entra in vigna

Comuni a tutti gli allestimenti il blocco motore di ghisa integrante canne da 98 millimetri di alesaggio e 108 millimetri di corsa. Respirano mediante due valvole per cilindro e un impianto di aspirazione forzato da un sistema turbo/intercooler pilotato da una valvola wastegate. Completamente rivisto nella termodinamica per adattarlo al gas naturale e quindi a un funzionamento con accensione comandata. “F28 Ng” è alimentato da un sistema di iniezione sequenziale multipoint che mantiene sempre la carburazione regolata sul valore stechiometrico. Quindi sul punto di maggior rendimento termico dell’unità.

Grazie a tale soluzione, che Fpt Industrial ha collaudato su migliaia di unità “Nef” e “Cursor” operanti a gas naturale in tutto il Mondo, e grazie anche al superamento delle norme anti inquinamento stage V senza dover ricorrere a sistemi egr, dpf o scr ma solo con un semplice catalizzatore a tre vie accade che “F28 Ng” possa garantire costi di gestione inferiori fino al 30 per cento rispetto a quelli proposti da un diesel tradizionale di pari prestazioni. Il biometano entra in vigna


Un costo di esercizio che può poi ulteriormente minimizzarsi se il gas naturale è ottenuto in azienda mediante la raffinazione dei biogas prodotti dai digestori. Proprio in tale ottica il progetto punta a realizzare nel prossimo mese di Settembre la prima vendemmia a emissioni zero. Evento che certamente fungerà da traino per altre e similari iniziative da svilupparsi negli anni a venire.

Anche in versione ibrida

Fra le tre anime con cui si propone “F28” c’è anche quella ibrida. Realizzata intercalando un generatore elettrico fra motore e trasmissione, subito a valle del volano. Tale componente si definisce quale gruppo ibrido offrendo una potenza aggiuntiva di 20 chilowatt, 27 cavalli, in continuo e di 30 chilowatt, 40 cavalli, di picco. Valori che permettono a “F28 Ibrido” di mettere a disposizione dei suoi utilizzatori una potenza complessiva in boost di 114 cavalli a fronte di una prestazione continuativa di 101 cavalli.

Il generatore funge sia da sistema di propulsione sia da sistema di recupero dell’energia. Il suo funzionamento è pilotato da una centralina che permette anche di realizzare funzioni di stop&start qualora le attività cui deve far fronte la macchina lo permettano. Così configurato e supportando il tutto con un idoneo pacco di batterie, “F28 Ibrido” si propone quale soluzione compatta, prestazionale e rispettosa dell’ambiente nel momento in cui si devono muovere movimentatori telescopici, piattaforme aeree, sollevatori a braccio e a forbice, cippatrici, trituratori, scavafossi e, più in generale, mezzi caratterizzati da funzionamento intermittenti.

Belli e silenziosi

Per testare in campo le possibilità di “F28 Ng” New Holland ha allestito due prototipi utilizzando quale piattaforma altrettanti “Tk4” in versione specialistica e mossi mediante cingolature di gomma.

I motori originali, Fpt “F5C” da tre litri e 400 centimetri cubi son stati sostituiti dagli “F28 Ng”, mentre non sono state cambiate le trasmissioni azionabili mediante la leva “Steering-O-Matic Plus” che permette anche di gestire le traiettorie. In pratica è un joystick che agisce sulle frizioni e sui freni di sterzo se spostato a destra o a sinistra, mentre comanda gli inserimenti e i disinserimenti delle marce se mosso in avanti o all’indietro. Grazie a tale contenuto i “Tk4” di New Holland sono gli unici cingolati agricoli gestibili in maniera totale e integrata con una sola mano.

A tale plus si abbina poi la cingolatura “Smart Trax” che minimizza i danneggiamenti del suolo. Permette al trattore di marciare liberamente su strada ed elimina alla fonte le vibrazioni e le rumorosità normalmente indotte dai cingoli di acciaio. Il tutto dando luogo, grazie anche al funzionamento più silenzioso del motore a metano, a un trattore caratterizzato da bassissimi livelli di sonorità. Da segnalare il bellissimo design dei due prototipi definito dal centro stile Cnh Industrial. Sarebbe un peccato se rimanesse limitato a un semplice studio.

Il biometano entra in vigna

Autore: Jacopo Oldani

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